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ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA

 

 

Pubblicato in: Atti del XVI Seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia, Genova 12-13 aprile 2014, pp. 198-204.

 

 

 

DALL’ALTEZZA MISURATA ALL’ALTEZZA VERA

 

 

Mario Codebň

 

 

Il presente articolo corregge le varie formule – semplificata, geodetica e nautica – per la trasformazione dell’altezza misurata ho con uno strumento ad orizzonte artificiale in altezza vera hv.

Negli algoritmi passati (Codebň 1997, pp. 17-39; 2010, pp. 36-50; 2014, pp. 152-170) era presente la correzione per la depressione dell’orizzonte 0,03√e (oppure 0,03√Q), dove e (o Q) sono l’altezza o quota sul livello del mare dell’occhio dell’osservatore, compresa l’altezza dell’occhio dal suolo. Verifiche successive hanno dimostrato che questa correzione si apporta solo con gli strumenti a riflessione – quale il sestante – perché in essi si porta l’astro, visto in uno specchio, a contatto con l’orizzonte apparente che non coincide con quello geometrico o reale per effetto dell’atmosfera. Invece, con gli strumenti ad orizzonte artificiale (a bolla, a gravitŕ, a giroscopio, ecc.), l’altezza dell’astro č misurata rispetto alla linea orizzontale passante per lo strumento, quindi senza l’effetto deviante dell’atmosfera[1]

Di conseguenza, le formule in passato usate[2]:

 

1) Semplificata

hv = ho° – (0,03 * √Q) – R° ± Sd° + (P° * cos ho°).

 

2) Nautica

hv° = ho° – 0,03 × ÖQ – R° ± Sd° × [1 + sen (ho° – 0,03 × ÖQ – R°) × sen P°] + [P° – P° × (1 ÷ 298,257) × (sen φ°)˛] × cos (ho° – 0,03 × ÖQ – R°)

 

3) Geodetica

hv° = ho° – 0,03 × ÖQ – R° ± Sd° × {1 + sen [ho° – 0,03 × ÖQ – R°] × sen P°} + arcsen {[0,9983271 + 0,0016764 × cos (2 × φ°) - 0,0000035 × cos (4 × φ°)] × sen P° × cos (ho° – 0,03 × ÖQ – R°)}

 

vanno cosě modificate[3]:

 

1) Formula Semplificata

hv = ho° – R° ± Sd° + (P° * cos ho°).

 

2) Formula Nautica

hv° = ho° – R° ± Sd° × [1 + sen (ho° – R°) × sen P°] + [P° – P° × (1 ÷ 298,257) × (sen φ°)˛] × cos (ho° – R°)

 

3) Formula Geodetica

hv° = ho° – R° ± Sd° × {1 + sen [ho° – R°] × sen P°} + arcsen {[0,9983271 + 0,0016764 × cos (2 × φ°) - 0,0000035 × cos (4 × φ°)] × sen P° × cos (ho° – R°)}

 

L’eliminazione della depressione dell’orizzonte provoca una differenza nei risultati, evidenziata nelle tabelle seguenti, e di conseguenza, anche nella declinazione δ sottesa dal monumento misurato[4]. Si tratta perň di differenze relativamente modeste, minori di 1° e maggiori di 30’, sia in altezza che in declinazione, che non inficiano sostanzialmente le conclusioni finali.

 

Tab. n. 1 (ho 0°; R 0°36’29”; Sd 0°16’; P 0°00’08,764148”; φ 45°)

ho 0°00’00”; Q. m. 500

Formula semplificata

Formula nautica

Formula geodetica

Con depressione dell’orizzonte

– 1°00’35,16”

– 1°00’35,21”

– 1°00’35,18”

Senza depressione dell’orizzonte

– 0°20’20,21”

– 0°20’20,22”

– 0°20’20,22”

Differenza Δ

– 0°40’14,95”

– 0°40’14,99”

– 0°40’14,96”

 

Tab. n. 2: S. Lucio di Tiss (IGM 1:100000 φ 46°37’21,89”N; λ 10°50’21,80”E; Q. m. 698 + m 1,65):

A 298°18’30”[5]; ho 12°30’

hv

δť

Con depressione orizzonte

+ 11°54’14,89”

+ 27°56’40,48”

Senza depressione orizzonte

+ 12°41’51,59”

+ 28°31’18,16”

Differenza Δ

– 00°47’36,70” |

– 00°34’37,68” |

 

A 208°38’30”; ho 9°

hv

δť

Con depressione dell’orizzonte

+ 8°22’38,99”

– 29°22’07,68”

Senza depressione dell’orizzonte

+ 9°10’15,69”

– 28°38’01,08”

Differenza Δ

– 0°29’23,30” |

+00°44’06,60”

 

Tab. n. 3: S. Vigilio di Morter (IGM 1:100000 φ 46°36’29”N; λ 10°49’23”E; Q. m. 701 + m. 1,65)

A 86°18’30”; ho 5°

hv

δť

Con depressione dell’orizzonte

+ 4°18’33,95”

+ 5°39’54,05”

Senza depressione dell’orizzonte

+ 5°06’16,76”

+ 6°14’28,14”

Differenza Δ

– 0°47’42,81” |

– 0°34’34,092 |

 

A 266°18’30”; ho 5°

hv

δť

Con depressione dell’orizzonte

+ 4°18’33,95”

+ 0°36’05,03”

Senza depressione dell’orizzonte

+ 5°06’16,76”

+ 1°10’48,97”

Differenza Δ

– 0°47’42,81” |

– 0°34’45,94” |

 

Tab. n. 4: N. S. della Palude, parrocchia di Vipiteno (IGM 1:100000 φ 46°53’25,30”N; λ 11°25’54”E; Q. m. 945)

A 67°03’30”; ho 9°30’

hv

δť

Con depressione dell’orizzonte

+ 8°18’13,78”

+ 20°59’04,69”

Senza depressione dell’orizzonte

+ 9°40’33,67”

+ 21°59’20,91”

Differenza Δ

– 1°22’19,89”

– 01°00’16,22”

 

Nella tabella n. 5 sono dati i valori della depressione dell’orizzonte per diverse altezze tabellate di m 100 in m 100 da Q. m. 0 (livello del mare) a Q. m. 1000 sul livello del mare, successivamente di m 1000 in m 1000 da Q. m. 1000 a Q. m. 5000 ed infine a Q. m 10000. Come si puň vedere, la depressione dell’orizzonte aumenta sempre meno all’aumentare della quota sul livello del mare.

 

Tab. n. 5

Depressione orizzonte

Hv

Differenza Δ

0,03√0°

– 0°20’20,21”

 

0,03√100

– 0°38’20,21”

– 0°18’00”

0,03√200

– 0°45’47,56”

– 0°07’27,35”

0,03√300

– 0°51’30,82”

– 0°05’43,26”

0,03√400

– 0°56’20,21”

– 0°04’49,39”

0,03√500

– 1°00’35,16”

– 0°04’14,95”

0,03√600

– 1°04’25,65”

– 0°03’50,49”

0,03√700

– 1°07’57,62”

– 0°03’31,97”

0,03√800

– 1°11’14,91”

– 0°03’17,29”

0,03√900

– 1°14’20,21”

– 0°03’05,3”

0,03√1000

– 1°17’15,47”

– 0°02’55,26”

0,03√2000

– 1°40’50,11”

– 0°23’34,64”

0,03√3000

– 1°58’55,61”

– 0°18’05,50”

0,03√4000

– 2°14’10,73”

– 0°15’15,12”

0,03√5000

– 2°27’36,96”

– 0°13’26,23”

0,03√10000

– 3°20’20,21”

– 0°52’43,25”

 

Un particolare problema si pone quando l’altezza misurata ho dell’orizzonte č minore di 0° (ho<0°), caso che si presenta quando un monumento, ubicato su alture, ha un asse diretto verso l’orizzonte marino[6]. Non si possono allora usare le tabelle della rifrazione[7], essendo esse tabulate da 0° a 90°, ma si deve ricorrere alle formule che calcolano la rifrazione in funzione dell’altezza misurata ho, della pressione e della temperatura atmosferiche. La migliore attualmente č quella proposta da G. G. Bennet, dell’Universitŕ del Galles Meridionale Meeus 2005, cap. XVI) e riportata qui di seguito:

 

P: Pressione atmosferica in millibar

T: temperatura atmosferica in gradi Celsius

R’: rifrazione atmosferica in primi sessagesimali

R°: rifrazione atmosferica in gradi sessagesimali

ho: altezza misurata con gli strumenti

hv: altezza vera (calcolata o nota)

 

R1’ = 1 / tan [ho + 731 / (ho + 4,4)]

R2’ = –0,06 * sen (14,7 * R1° + 13)[8]

 

Se ho = 90°, aggiungere 0,0013515 ad R1 per ottenere 0°00’00” esatti (allo zenith la rifrazione č nulla), perché la formula di Bennet allo zenit restituisce erroneamente R2  = –0°00’00,8”. Cosě scritta, essa č concepita per un osservatore al livello del mare, con pressione atmosferica P = 1010 mb e temperatura atmosferica T 10° Celsius. Ma l’effetto della rifrazione aumenta all’aumentare della pressione atmosferica P ed al diminuire della temperatura T . Per avere una maggiore precisione[9] occorre moltiplicare R2 per la seguente correzione:

 

P / 1010  *  283 / (273 + P)

 

Perciň l’intera formula di Bennet per il calcolo della rifrazione diventa:

 

R1’ ={ 1 / tan [ho + 731 / (ho + 4,4)]} * {(P / 1010) * [283 / (273 + T)]}

R2’ = –0,06 * sen (14,7 * R1° + 13)[10]

 

Tuttavia questa formula č valida per altezze d’orizzonte non superiori a –1,7°, perché fino a tale valore la rifrazione correttamente cresce ma oltre prende erroneamente a diminuire e addirittura a diventare negativa a partire da ho = –5°, come mostrato dalla tabella n. 6[11]:

 

Tab. n. 6

Altezza dell’orizzonte ho

Rifrazione calcolata con la formula di Bennet

 

0°34’27,34”

 

–0,5°

0°41’39,45”

 

–1°

0°49’47,41”

 

–1,1°

0°51’20,82”

 

–1,2°

0°52’48,3”

 

–1,3°

0°54’07,13”

 

–1,4°

0°55’14,18”

 

–1,5°

0°56’06,09”

 

–1,6°

0°56’39,32”

 

–1,7°

0°56’50,49”

 

–1,8°

0°56’36,55”

 

–1,9°

0°55’55,2”

 

–2°

0°54’45,12”

 

–3°

0°25’45,57”

 

–4°

0°03’54,95”

 

–5°

–0°03’14,79”

 

 

Al momento quindi non č possibile apportare una correzione per la rifrazione sufficientemente corretta ad altezze di orizzonte maggiori di –1,7°[12].

La formula inversa, per calcolare l’effetto della rifrazione per una data altezza vera hv, dovuta a Sćmundsson, dell’Universitŕ dell’Islanda e consistente con quella di Bennet, č la seguente:

 

R1’ ={1,02 / tan [hv + 10,3/ (hv + 5,11)]} / 60

R1’ * {(P / 1010) * [283 / (273 + T)]}

 

Anche in questo caso la formula non restituisce esattamente, come dovrebbe, R1’ = 0° per un’altezza vera di 90°; occorre aggiungere 0,0019279 al secondo membro dell’equazione R1’ = 1,02 / tan [hv + 10,3/ (hv + 5,11)].

E’ opportuno ricordare che l’altezza sull’orizzonte – detta angolo di estinzione – a cui un corpo celeste diventa visibile č pari alla sua magnitudine apparente (Gaspani ?; Cernuti e Gaspani 2006).

 

 

 

 

Bibliografia

AA.VV. (1993) Tavole Nautiche, Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana, Genova.

Bulgarelli F., Codebň M., De Santis H. (1998) La necropoli romana di Isasco (SV): aspetti archeologici ed astronomici, in: Atti del X Convegno di Storia dell'Astronomia “Lo sviluppo delle ricerche in meccanica ed in astronomia nell’ottocento e nel novecento & astronomia antica ed archeoastronomia”, Universitŕ degli Studi di Milano - Istituto di Fisica Generale Applicata – Sez. di Storia della Fisica, Milano.

Cernuti S., Gaspani A. (2006) Introduzione all’archeoastronomia: nuove tecniche di analisi dei dati, Fondazione Giorgio Ronchi, Firenze.

Codebň Mario (1997) Problemi generali del rilevamento archeoastronomico, in: Atti del I Seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia, Genova.

Codebň Mario (2010) L’algoritmo Giuliano del Sole. In: “Atti del XII seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia”.

Codebň M., Frosini A. (2014) Il metodo nautico (per il calcolo dell’azimut di un allineamento e della declinazione da esso sottesa), in: “Atti del XV Seminario A.L.S.S.A. di Archeoastronomia”.

Flora Ferdinando (1987) Astronomia Nautica, Hoepli. Milano.

Gaspani Adriano (?) Altezza ed azimut di prima visibilitŕ delle stelle, http://www.brera.mi.astro.it/~gaspani/altezzae.htm

Meeus Jean (2005) Astronomical Algorithms, Willmann–Bell Inc., Richmond, Virginia, USA.

Nastro V., Messina G. (2003) Sistemi di navigazione aerea a lungo raggio, Hoepli, Milano.

Smart W. M. (1977) Textbook on spherical astronomy, Cambridge University Press, U.K.

Zagar Francesco (1984) Astronomia sferica e teorica, Zanichelli, Bologna.

 

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[1] Per un’esauriente disamina sugli orizzonti naturali, quelli artificiali e sui relativi strumenti, si vedano: Flora 1987, capp. XII e XIII;  Nastro e Messina 2003, cap. 2.

[2] In rosso sono indicate le correzioni per la depressione dell’orizzonte.

[3] Formule valide per Sole e Luna. Per i pianeti occorre eliminare il semidiametro Sd e per le stelle anche la parallasse .

[4] Mi riprometto di rivedere in futuro i risultati pubblicati su tutti i miei articoli.

[5] Gli azimut sono corretti per la declinazione magnetica calcolata col Magnetic Declination Calculator del Natural Resources Canada http://www.geomag.nrcan.gc.ca/calc/mdcal-eng.php

[6] Caso relativamente frequente in Liguria, per esempio nelle tombe della necropoli romana d’Isasco (Bulgarelli, Codebň, de Santis 1998, pp. 206-220).

[7] Come, per esempio, la tab. n. 22 delle Tavole Nautiche dell’I.I.M. (AA.VV. 1993).

[8] R1° altro non č che R1’ trasformata in gradi sessagesimali.

[9] Che perň č pur sempre affetta da errori dovuti a fattori molteplici ed in parte ineliminabili. Per una disamina completa sulla rifrazione atmosferica, si veda in: Bennet 1982, pp. 255 – 259; Smart 1977, cap. III; Zagar 1984, cap. X.

[10] R1° č sempre R1’ trasformata in gradi sessagesimali.

[11] Per comoditŕ di calcolo e di esemplificazione qui si sono adottati i valori di P = 1010 mb e T = 10° C. Tuttavia l’andamento non cambia al variare di P e di T.

[12] Mi ripropongo di esaminare il problema in futuro, in cerca di una soluzione.