POSTER PRESENTATO AL I° CONVEGNO DELLA SOCIETA' ITALIANA DI ARCHEOASTRONOMIA TENUTOSI A PADOVA IL 28-29/09/01.
 
Mario Codebò
Henry De Santis
STUDI DI ARCHEOASTRONOMIA NEL GENOVESATO
 
ARTICOLO COMPLETO PUBBLICATO SUGLI ATTI
 
 

 
 

Termine della Tavola di Polcevera.  

 Lat.: 44°30’33” N; long.: 8°49’43” E; q.m.834 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 

Termine tavola di Polcevera 

L’unico dei lapides terminales rimasto tra tutti quelli citati sulla sentenza pronunciata nel 117 a.C. dal Senato Romano per fissare i confini dell’ager publicus e dell’ager privatus dei Ligures Viturii Langenses nel contenzioso con i Ligures Genuates. Ubicato ai Piani di Praglia, località Prato del Gatto (Comune di Cerànesi), sembra avere l’asse minore orientato verso le declinazioni estreme della luna ±28,85°. 

 Pria du Diau. 
 
Pria du Diau 
Questo spuntone naturale di roccia (il cui nome, in dialetto ligure, significa: Pietra del Diavolo), ergentesi una decina di metri sopra la piatta campagna circostante nella frazione Piazzo del Comune di Isola del Cantone, è da tempi remoti usato dai contadini locali per determinare le ore del giorno in base all’ombra proiettata sui campi circostanti.  
Costituisce un esempio ancora vivo di usanze astronomiche popolari tramandate oralmente di generazione in generazione. Temiamo purtroppo che con la morte degli ultimi anziani queste preziose tradizioni (come nel caso del Bric di Mezzogiorno) vadano irrimediabilmente dimenticate e, quindi, perdute.
Bric del Mezzogiorno. 

Lat.: 44°27’47”N; long.: 8°55’11”E; q. m. 340 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 

Bric del Mezzogiorno 

Modesta collina del Comune di Genova in località Cremeno (in antico Carmandinus), segna il mezzogiorno vero dalla sottostante località castellaro, ove, secondo studi del primo ‘900, sorgeva nel X secolo d.C. il castello di Idus de Carmandinus, Vice Comes in Genua del Comes Oberto, titolare della Marca Obertenga. Nel catasto del 1798 era già citato come Monte di Mezzogiorno o Monte Mezzano. Finora tutti i “monti del mezzogiorno (e simili)” da noi (Barale, Codebò, De Santis) studiati hanno rivelato di svolgere la loro funzione meridiana a favore di insediamenti colti (castelli, monasteri, ecc.) anziché di semplici villaggi rurali. 
 

Rovegno. 
Lat.: 44°35’30”N ; long.: 9°17’30”E; q. m.  800 s.l.m. [Coord.  stimate] 
Altare di Rovegno 
Complessa ed enigmatica struttura (un cromlech ed un altare) sita in località Il Poggio, è attribuita da A. Priuli ed I. Pucci (Incisioni rupestri e megalitismo in Liguria, ed. Priuli & Verlucca, Ivrea, 1994) al megalitismo preistorico. 
Le misure prese si sono dimostrate molto incerte ed impongono nuove ricerche.
Petroglifo orientato dell’Osteria delle Baracche. 
Lat.: 44°26’35,27” N; long.: 8°56’08,40”E; q.m.440 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25:000] 
Petroglifo dell'Osteria delle Baracche 
L’antica osteria delle baracche, edificata nove generazioni fa, sorge su un’area militare del XVIII secolo. Una pietra orizzontale di un bancale esterno in pietre a secco reca inciso una croce doppia con un quinto “braccio” laterale, che, magneticamente orientata esattamente verso i quattro punti cardinali, alle misure con squadro sferico ed inclinometro è risultata non avere alcun significato astronomico.
Castelluzzo di Molassana. 
Lat.: 44°27’26”,35 N; long.: 8°59’28”,21E; q.m.304 S.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 
Castelluzzo di Molassana 
Fortilizio militare del X secolo, costruito sul probabile sito di un castellaro protostorico, ha struttura complessa. Abbiamo misurato la sola torre centrale a ferro di cavallo - unica struttura abbastanza ben conservata - risolvendo il teorema di Pothenot: è risultata priva di qualsiasi allineamento astronomicamente significativo.
Monastero di Santa Maria in  
Valle Christi. 

Lat.: 44°21’23,51”N; long.: 9°12’10,65”E; q. m. 18 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 

Monastero di Santa Maria in Valle Christi 

Imponente monastero femminile cistercense fondato nel XIII secolo ed abbandonato nel XVI, vicino a quello di S. Tommaso (attualmente entrambi nel comune di Rapallo), non ha rivelato alcun orientamento astronomico significativo. 
 

ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA 

http://www.archaeoastronomy.it 

MARIO CODEBO’

HENRY DE SANTIS
 
 
 
 
 
 
 

Foto di Mario Codebò ed Henry De Santis

Il Cenobio di San Tomaso - Rapallo. 

Lat.: 44°21’38,11”N; long.:9°12’00”E; q. m. 75 s.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 

Cenobio di San Tomaso 

Cenobio benedettino prevalentemente femminile fondato nel XII secolo ed abbandonato alla fine del XVI, ha l’asse maggiore in direzione dell’abside orientato esattamente  verso il sorgere del sole agli equinozi. 
E’ la terza chiesa benedettina da noi misurata (su quattro) astronomicamente orientata. 
 

La Pietra Cavallina. 

q.m. 1000 s.l.m. circa 
 

 

E’ una roccia isolata e panoramica sul crinale WNW del M. Caucaso nel Comune di Neirone. Da tempo ritenuta popolarmente una specie di altare pagano o preistorico (forse anche per un petroglifo incisovi), non presenta alcuno specifico allineamento astronomico. Infatti la visuale che da essa si gode spazia libera per quasi 360°. 
(La fotografia ritrae il sottostante insediamento pastorale di Faggio Rotondo).

 

 

La Benedicta 

Lat.: 44°33’52,70” N; long.: 08°46’38,98”E; q.m.694 S.l.m. [I.G.M.I. 1:25000] 

Ruderi della Benedicta 

Monastero benedettino del XI secolo, fu raso al suolo nel 1944.  Di pianta rettangolare, l’asse maggiore ad E è orientato verso il sorgere del sole al solstizio d’estate; l’asse minore verso S è orientato verso la minima stazione lunare.  
Con la Benedicta ammontano finora a quattro su quattro le chiese benedettine liguri da noi misurate e risultate astronomicamente orientate: i1 100%!

 
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