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ARCHEOASTRONOMIA LIGUSTICA

 

Pubblicato in: Atti del X Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia, Trinitapoli  22 - 24 ottobre 2010, a cura di Elio Antonello, editore La città del Sole, Napoli, 2017, pp. 95-104, ISBN 978-88-8292-330-3

 

INDAGINE ARCHEOASTRONOMICA RELATIVA ALL’ORIENTAMENTO DEGLI INGRESSI DI ALCUNE SEPOLTURE DEL PERIODO HAFIT NEL SULTANATO DI OMAN

 

Mario Codebò

Henry De Santis

 

1) Introduzione [1]

Questo articolo è la relazione della nostra campagna di misurazioni condotta nel 2009 al seguito della missione archeologica dell’università di Bologna diretta dal prof. Maurizio Tosi[2].

Le sepolture, tutte riferibili all’inizio del III millennio a.C. (periodo Hafit), sono quelle scavate, consolidate ed ubicate nei siti HD7 e HD10 in Ras al Hadd (Salvatori 2001) e RJ6 in Ras al Jinz.

Mediante squadro sferico graduato e GPS Garmin mod. Geko 301, dall’ingresso di ogni sepoltura ne è stato misurato l’azimut dell’asse e successivamente ne è stata determinata la declinazione sottesa con il metodo nautico (Codebò 1997, pp. 39-109).

Le declinazioni lunisolari sono state poi riportata agli inizi del III millennio a.C mediante formula di Laskar (Meeus 2005, pp. 147-148), mentre le declinazioni stellari, utilizzando gli algoritmi FK4 B1950.0 (Meeus 1990, pp. 61-73)[3] e programmati da Mario Codebò nella calcolatrice Casio FX-9700GE (Codebò c.s.), sono state trasformate nelle posizioni apparenti del sorgere delle singole stelle all’epoca di utilizzo del sito.

 

2) I siti

 

HD7

Tomba a W (vicina ad un edificio in costruzione). Di questa tomba non è stato possibile misurare con precisione l’orientamento a causa delle sue condizioni di conservazione.[4].

22°30’13,4”N; 59°47’56”E; q. m.15.; Azimut: 161°08”; Declinazione sottesa: -61° 18’

Tomba a E (più lontana da un edificio in costruzione)

22°30’13,6”N; 59°47’57,2”E; q. m. 15.; Azimut: 77°00’; Declinazione sottesa: 11°48’

 

HD10

Tomba 10.4.1

22° 29’44,2”N; 59°48’29,1”E; m. 16.; Azimut: 129°39’; Declinazione sottesa: – 35°14’

Tomba 10.4.2

22° 29’44,9”N; 59°48’29,3”E; m. 15.; Azimut: 82°04’; Declinazione sottesa: 7°09’

Tomba 10.3.1 (allineamento non preciso)

22° 29’41,8”N; 59°48’28,9”E; m. 18.; Azimut: 109°55’; Declinazione sottesa: -18°09’

Tomba 10.3.2

22° 29’42,4”N; 59°48’29”E; m. 18.; Azimut: 61°01’; Declinazione sottesa: 26°24’

 

HD10-1

Tomba sul terrazzo a sud di HD6 (verso il mare)

22° 29’42,4”N; 59°48’24,4E; m. 20.; Azimut: 84°51’; Declinazione sottesa: 4°34’

 

HD10-2

Tomba sul terrazzo a sud di HD6 (verso monte), orientata N-S. L’allineamento è verificato mediante il passaggio del Sole al meridiano superiore al mezzodì vero.

22° 29’38,7”N; 59°48’19,1”E; m. 25.; Azimut 0°-180°

 

RJ6

Coordinate centrali del sito: 22°24’56,9”N; 59°49’31,2E; m. 3-5.[5]

Tomba 1 Azimut 94°41’; Declinazione sottesa: -4°29’

Tomba 2 Azimut 131°34’; Declinazione sottesa: -36°54’

Tomba 3 Azimut 113°01’; Declinazione sottesa: -20°52’

Tomba 4 Azimut 128°27’; Declinazione sottesa: -34°12’

Tomba 5 Azimut 95°47’; Declinazione sottesa: -5°30’

Tomba 6 Azimut 116°21’; Declinazione sottesa: -24°24’

Tomba 7. Questa tomba non è stata misurata compiutamente a causa dell’ingresso non ben definito. L’asse è stato quindi individuato approssimativamente con azimut pari a 79°49’ e declinazione sottesa 9°14’.

Tomba 8 (esterna al gruppo delle precedenti)[6] 22°25’00,1”N; 59°49’32,5”E; m. 7; Azimut 103°26’; Declinazione sottesa: -12°34’

 

 

3) Il calcolo della precessione  delle stelle

Dopo una grossolana identificazione degli allineamenti stellari possibili mediante i programmi Skyglobe 3.6 e Planetario 2.0, per il calcolo preciso (nei limiti consentiti da questi algoritmi sulle lunghe distanze di tempo) ci siamo avvalsi delle classiche formule di Newcomb (Meeus 1990 pp. 63-65). I dati relativi a ciascuna stella – ascensione retta α, declinazione δ, moti propri FK4 in α e δ all’epoca standard B1950.0 – sono stati presi dal catalogo stellare dello Smithsonian Astrophysical Observatory sul sito http://www.alcyone.de/SIT/bsc/bsc.htm e confrontati con quelli del sito http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR?-source=I/149A, con l’avvertenza che i moti propri in ascensione retta sul primo sito sono erronemente dati in arcosecondi, mentre in realtà corrispondono a quelli in cronosecondi dell’altro (e di altri) sito.

Per passare dalla posizione vera così calcolata alla posizione apparente si sono apportate le correzioni per la nutazione e l’aberrazione annua secondo le formule descritte in J. Meeus 1990 pp. 67-73.

Il calcolo dei moti propri è stato effettuato nel modo classico, moltiplicandoli per la differenza di tempo in secoli giuliani. I risultati sono quindi meno precisi del calcolo che tiene conto della distanza e della velocità radiale in parsec descritto in Meeus 2005 pp. 140-142.

E’ stata scelta la data convenzionale del 01/01/3000 a. C., ossia il JD 625674, dato che le tombe appartengono agli inizi del III millennio a. C.

L’intero algoritmo di calcolo è stato programmato, come detto nell’introduzione, nella calcolatrice Casio FX-9700GE.

I risultati finali sono mostrati nella tabella 1, nella quale sono state comunque incluse tutte le venti stelle di «prima grandezza» visuale apparente.

 

Tabella n. 1: α e δ al 01/01/3000 a. C.

Stella

Costellazione

Ascensione Retta.

Declinazione

 

 

 

 

Achernar

α Eridani

19h 23m

-82°38’

Acrux

α Crucis

8h 55m

-37°51'

Adharaz

ε Canis Majoris

3h 47m

-33°33’

Agena (= Hadar)

β Centauri

09h 49m

-33°41’

Aldebaran

α Tauri

0h 12m

-05°03'

Algol

β Persei

22h 38m

+14°56'

Alhena

γ Geminorum

2h 02m

+04°51'

Al Nath

β Tauri

0h 41m

+10°01'

Alnilam

ε Orionis

1h 33m

-17°17'

Alnitak

ζ Orionis

1h 39m

-17°33'

Rigil Centauri

α Centauri

10h 12m

-35°19'

Antares

α Scorpii

11h 56m

-03°53'

Alpheratz

α Andromedae

20h 07m

+05°46'

Altair

α Aquilae

15h 47m

+09°54'

Arcturus

α Bootis[7]

10h 10m

+48°34’

Bellatrix

γ Orionis

1h 11m

-11°12'

Betelgeuze

α Orionis

1h 38m

-07°34'

Canopus

α Carinae

4h 41m

-56°18'

Capella

α Aurigae

0h 07m

+25°56'

Castor

α Geminorum

2h 22m

+24°41'

δ Crucis

δ Crucis

8h 43m

-34°00'

Deneb

α Cycni

17h 53m

+36h 15’

ε Scorpii

ε Scorpii

12h 08m

-12°37'

Fomalahut

α Piscis Austrini

17h 30m

-44°14'

Gacrux

γ Crucis

08h 50m

-31°35’

Gienah

ε Cycni

17h 28m

+25°45’

Graffia

β Scorpii

11h 41m

+03°51’

Hamal

α Arietis

21h 49m

-02°59’40”

Kiffa Australis

α2 Librae

10h 33m

+10°18’

Miaplacidus

β Carinae

7h 40m

-52°40’

Mimosa

β Crucis

09h 03m

-33°58’

Mintaka

δ Orionis

1h 28m

-16°51'

Mirach

β Andromedae

21h 02m

+09°52'

Pollux

β Geminorum

2h 41m

+22°41'

Procion

α Canis Minoris

3h 17m

+02°59'

Regolus

α Leonis

5h 21m

+23°53'

Rigel

β Orionis

1h 22m

+25°46'

Shaula

λ Scorpii

12h 35m

-18°15'

Sheat

β Pegasi

19h 20m

+08°25’

Sheratan

β Arietis

21h 38m

-05°39’

Sirio

α Canis Majoris

3h 07m

-22°29'

Spica

α Virgo

9h 07m

15°01'

Theta1 Orionis

Θ1 Orion

1h 39m

21°16'

Theta Scorpii

θ Scorpius

12h 28m

24°00'

Vega

α Lyrae

15h 52m

44°04’

 

4) Analisi degli orientamenti.

 

4.1) Orientamenti solari

Come si evince dai diagrammi di azimut, quasi tutte le tombe sono orientate verso le direzioni ENE-E-ESE, cioè entro l’arco di orizzonte dove sorge il Sole tra i due solstizi (che per la latitudine 22°30’ va da 64° a 116°).

Questi orientamenti sono molto frequenti in monumenti funerari dello stesso periodo in Spagna, Francia, Corsica, Sardegna e Maghreb.

A parte l’orientamento della tomba n. 6 del sito di RJ6, che pare volgere verso il sorgere del Sole al solstizio d’inverno e della tomba posta sul terrazzo a sud di HD6 (HD10-2), orientata verso il transito del Sole al suo mezzogiorno vero, tutti gli altri orientamenti non sono esattamente verso solstizi o equinozi ma sembrano puntare verso la levata ed il cammino ascendente del Sole (Sun Rising/Sun Climbing; crf. Hoskin 2006, p.33). Si può ipotizzare che tali orientamenti dipendano anche dall’assenza di ostacoli sull’orizzonte, costituito dal Golfo di Oman, che poteva aggiungere sacralità alla direzione del sorgere e ascesa del Sole nel corso dell’anno.

 

4.2) Orientamenti lunari

Nel sito HD10 le due tombe 10.3.1 e 10.3.2, adiacenti tra loro, sono orientate rispettivamente verso i punti di levata al lunistizio intermedio minore ed al lunistizio massimo[8]. Questa particolarità, che potrebbe essere anche statisticamente casuale, andrebbe maggiormente indagata, anche archeologicamente, mediante lo scavo completo e la relativa misura archeoastronomica, delle altre tombe che trovansi ancora sul terrazzo.

 

4.3) Orientamenti stellari

Lo studio degli orientamenti stellari si è rivelato molto più complesso del previsto. Perciò abbiamo deciso di pubblicare in questo articolo soltanto tutte le costellazioni[9], senza distinzioni, e le principali stelle che sorgevano davanti a ciascun allineamento dalla mezzanotte della data convenzionale del 01/01/3000 a. C. alla mezzanotte successiva, identificate in prima approssimazione col programma CyberSky 3.3.1. Non abbiamo cioè effettuato alcuna distinzione tra costellazioni recenti ed antiche, né sulle magnitudini stellari coinvolte, rimandando questo aspetto del nostro studio ad un prossimo articolo nel quale ci riproponiamo anche di effettuare un confronto con il firmamento descritto nel MUL.APIN (Hunger e Pingree 1989).

 

HD7.

Tomba a W più vicina ad un edificio in costruzione:

Pavo, Grus, Eridanus, Caelum, Pictor, Carina (Canopus?), Volans, Chamaleon.

Tomba ad E più lontana da un edificio in costruzione:

Aquila, Pegasus, Andromeda, Perseus, Auriga, Gemini, Cancer, Sextans, Virgo (Spica?), Lybra, Ophiuchus.

 

HD10.

Tomba 10.3.1: Sagittarius, Capricornus, Aquarius, Pisces, Cetus, Taurus, Orion (cintura), Antlia, Centaurus, Lupus, Scorpius.

Tomba 10.3.2: Cycnus (Gienah), Lacerta, Perseus (Mirfak), Auriga (Capella), Gemini (Castor e Pollux), Cancer, Leo (Regulus), Virgo, Serpens, Ophiuchus.

Tomba 10.4.1: Sagittarius, Microscopium, Aquarius, Cetus, Eridanus, Lepus, Canis Major, Puppis, Vela[10], Kentaurus (Rigil Kentauri e Hadar o Agena), Crux, Circinus, Ara.

Tomba 10.4.2: Aquila (Altair), Delphinus, Pegasus, Andromeda (Alpheraz), Triangulum, Perseus, Taurus (Al Nath), Gemini (Alhena), Hydra, Sextans, Crater, Corvus, Libra, Ophiuchus

Tomba HD10-1: Delphinus, Pegasus, Andromeda (Alpheraz), Triangulum, Taurus, Gemini (Alhena), Canis Minor (Procyon?), Hydra,, Sextans, Crater, Corvus (Giena e Algorab?), Libra, Scorpius (Graffias), Ophiuchus (Sabik? ν Ophiuchi), Scutum, Aquila

Tomba (HD10-2): essendo orientata esattamente a Sud, vi culminano tutte le costellazioni e le stelle visibili agli inizi del III millennio a.C. da questa latitudine. Canopo, a bassa altezza sull’altopiano pietroso nella stagione invernale, è la più luminosa tra esse.

 

RJ6.

Tomba 1: Pegasus, Pisces, Aries (Hamal e Sheratan), Taurus (Aldebaran), Orion (Betelgeuse), Monoceros, Hydra, Libra, Scorpius (Antares), Ophiucus.

Tomba 2: Microscopium, Aquarius, Cetus, Eridanus, Lepus, Canis Major, Puppis, Vela, Carina[11], Crux (Acrux), Circinus, Triangulum Australe, Ara, Telescopium, Piscis Austrinus.

Tomba 3: Sagittarius, Capricornus, Aquarius, Pisces, Cetus (Menkar), Taurus, Orion, Eridanus, Canis Major (Sirius), Pyxis, Antlia, Kentaurus, Lupus, Scorpius (Shaula e l’intera coda).

Tomba 4: Sagittarius, Aquarius, Cetus, Eridanus, Lepus, Canis Major (Adhara), Puppis, Pixis, Vela, Crux (Mimosa), Kentaurus (Rigil Kentauri e Hadar), Ara.

Tomba 5: Pegasus (Markab), Pisces, aries, Taurus (Aldebaran), Orion (Betelgeuse), Monoceros, Hydra, Scorpius (Antares), Ophiucus.

Tomba 6: Sagittarius, Capricornus, Aquarius, PiscesPiscium), Cetus, Orion (Rigel), Canis Major (Sirius), Puppis, Pixis, Vela, Antlia, KentaurusKentauri), Lupus, ScorpiusScorpii e tutta la coda).

Tomba 7: Aquila (Altair), Delphinus, Pegasus (Sheat), Andromeda (Mirach), Perseus, Taurus (Alnath), Gemini (Tejat Posterior e λ Geminorum), Cancer (Altarf), Hydra (ε e ζ Hydrae), sextans, Crater, Libra (Zubenelgenubi?), Ophiuchus, SerpensSerpentis).

Tomba 8: Sagittariussagittarii), Aquarius (Albali e Sedalmelik), Capricornus (Algiedi), Pisces, Taurus, Orion (Bellatrix), Monoceros, Hydra, Kentaurus, Lupus (θ Lupii), ScorpiusScorpii).

 

5) Conclusioni

Da ciò che si può dedurre dai valori sopraelencati sono presenti: un allineamento solare quasi esatto, un allineamento sulla linea cardinale N-S, due allineamenti lunari e svariati allineamenti stellari. L’esigua quantità di allineamenti luni-solari induce a considerarli, dal punto di vista statistico, casuali anziché intenzionali, anche se ciò non esime da ulteriori studi ed approfondimenti, anche archeologici, specialmente per quello che concerne gli orientamenti lunari di HD 10-3.

Quello che invece risalta immediatamente è la grande quantità di allineamenti stellari. Infatti, praticamente ogni tomba misurata sottende il sorgere di almeno una stella o di un asterismo. Tuttavia, un raffronto con analoghe misure prese da Michael Hoskin nel bacino occidentale del Mediterraneo deve metterci in guardia dai facili entusiasmi: i grafici a torta delle tombe rivolte ad Est da lui ottenuti (Hoskin 2006, p. 5, cap. 15 e passim) sono spesso sovrapponibili ai nostri quattro, ma egli li considera orientamenti verso la levata e gli archi di levata del Sole - per inciso, dichiara anche di non avere trovato nessuna tomba con orientamenti lunari, ad esclusione della necropoli minoica di Armenoi (Hoskin 2006, pp. 241-246) - mai di stelle, con esclusione delle tombe di Malta e delle Baleari, per le quali identifica specifici asterismi. Dobbiamo quindi chiederci se ciò dipenda da antiche differenze culturali tra aree e culture differenti o invece da un suo approccio al problema diverso dal nostro. Ne discuteremo nel preannunciato nostro prossimo articolo.

Parimenti qui ci limitiamo solamente ad accennare al fatto che, ad una prima impressione, la serie di stelle e costellazioni sottese dalle sepolture da noi studiate possano avere una qualche relazione, compatibilmente con le diverse epoche, con i cosiddetti sentieri di Enlil, Anu ed Ea dell’astronomia mesopotamica (Hunger e Pingree 1989, pp. 137-138; Pettinato 1998, pp. 91-93), riservandoci una verifica nel futuro prossimo.

 

6) APPENDICE

L’orientamento della pianta di scavo del sito HD6

Nell’ambito dello scavo di HD6, diretto dal prof. Maurizio Tosi, è stato inoltre definito l’esatto orientamento della pianta di scavo mediante la misura dell’ombra del Sole al momento del suo passaggio al meridiano superiore: operazione semplice ma essenziale, che dovrebbe essere eseguita sempre in ogni scavo.

Da tale determinazione è stata estrapolata la declinazione magnetica del sito, che consta di circa 0°45’. Se ne deduce che la determinazione magnetica del nord effettuata all’apertura dello scavo di HD6 fu sostanzialmente corretta.

Successivamente, mediante stazione totale, sono state rilevate le posizioni dei due picchetti indicanti il N-S astronomico per poter successivamente referenziare, tramite elaboratore e con la massima precisione, la pianta globale di scavo. Tale operazione resta affidata al team archeologico che scava il sito.

 

7) BIBLIOGRAFIA

 

8) DIAGRAMMI DEGLI ORIENTAMENTI

 

 

 

SITO HD10

 

 

180°

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


                                                                               

 

 

 

 

SITO RJ6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


SITO HD7

 

161°

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


DIAGRAMMA TOTALE: SITI HD7+HD10+RJ6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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[1] Henry De Santis ha scritto i paragrafi 1, 2, 4.1, 4.2, 6, 7. Mario Codebò ha scritto i paragrafi 3, 4..3, 5, 6.

[2] Nello svolgimento della missione, H. de Santis, recatosi sul posto, ha eseguito le misurazioni di ciascuna tomba, i calcoli (col Metodo Nautico) per la determinazione degli azimut relativi e delle declinazioni sottese al giorno d’oggi. Ha inoltre eseguito una prima identificazione degli allineamenti stellari mediante il software Skyglobe. Ha inoltre raccolto le informazioni archeologiche necessarie. M. Codebò ha ridotto le declinazioni odierne alla data fittizia del 01/01/3000 a. C. mediante formula di Laskar, ha calcolato le declinazioni di ciascuna stella riportata nella tab. 1 ed ha eseguito un screening più approfondito degli orientamenti stellari mediante software CyberSky 3.3.1.

[3] Nel calcolo della posizione apparente FK4 B1950.0 delle stelle si è utilizzata la formula di Laskar invece di quella UAI, a differenza e modifica della procedura indicata da Meeus.

[4] Sono indicate nell’ordine rispettivamente: la latitudine, la longitudine e la quota sul livello medio del mare.

[5] In questo sito tutte le tombe, tranne una, sono a brevissima distanza l’una dall’altra e pertanto ci si è avvalsi delle coordinate centrali del sito.

[6] Essendo questa tomba più lontana dalle altre, se ne sono definite le coordinate geografiche.

[7] Il genitivo di Bootes è attestato sia come Bootis che come Bootae; l’accusativo come Booten e l’ablativo come Boote (Calonghi 19503).

 

[8] Per lunistizio (o stazione) massimo e minimo della Luna intendiamo le due declinazioni estreme raggiunte dall’astro, pari, rispettivamente, a ±28°35’21,45” J2000.0. Per lunistizio (o stazione) intermedio maggiore e minore intendiamo le declinazioni raggiunte dalla Luna nove anni dopo quelle massima e minima, pari, rispettivamente, a ±18°17’21,45” J2000.0.

[9] Per costellazioni intendiamo le figure che esse rappresentano e non i confini loro attribuiti attualmente dalla U.A.I.

[10] In questa fase conserviamo la moderna distinzione tra Puppis, Vela e Carina che però, come noto, formavano in precedenza la grande costellazione della Navis Argo.

[11] Cioè l’intera Navis Argo.